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Transizione Scuola-Lavoro: Il Sistema Scolastico Salentino fa barriera!

In un territorio come il Salento, dove la disoccupazione rimane a livelli altissimi, molte aziende hanno enormi difficoltà a reperire personale da assumere. È un paradosso, ma il problema esiste ed è diffuso. C’è qualcosa che non funziona. Anzi più di qualcosa!

A partire dalla scuola. Che dovrebbe essere un ponte tra formazione e mondo del lavoro. La cooperazione tra il mondo della scuola e quello delle imprese è essenziale per l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Ma su questo territorio, la scuola fa barriera!

Oltre allo scarso livello qualitativo della formazione tecnica di periti ed informatici, a programmi scolastici oramai “giurassici” che allungano la distanza tra richiesta e offerta di competenze, le scuole non forniscono alle aziende gli elenchi dei neo-diplomati. Dopo una gincana interminabile, la risposta dei Dirigenti scolastici alle imprese è che la “Privacy” vieta la diffusione dei dati personali degli studenti.

E allora come mai da Roma in su, le scuole pubblicano annualmente gli elenchi dei loro diplomati, con relativi dati di contatto?

Perché le scuole del Centro-Nord acquisiscono il consenso da parte degli studenti alla pubblicazione dei dati personali. Perché le scuole del Centro-Nord sono lungimiranti e consapevoli del valore del capitale umano, che rappresenta un asset fondamentale per lo sviluppo dei propri territori. Ed è per questo che favoriscono, con ogni mezzo, l’incontro tra giovani e imprese.

Per favorire processi innovativi che, partendo dalla scuola orientino al lavoro, con l’obiettivo di creare opportunità concrete di occupazione, non c’è bisogno di inventarsi mirabolanti percorsi per le competenze trasversali, percorsi per l’orientamento, summer camp, reti per la transizione scuola-lavoro, Academy, kit didattici, scambi culturali, Erasmus, e chi più ne ha, più ne metta.

Non c’è bisogno di progetti fantasiosi, il più delle volte rispolverati e riadattati all’uso, dispendiosi di fondi, di energie e di tempo che potrebbero, invece, essere dedicati ad azioni concrete a beneficio dello sviluppo territoriale.

Basta utilizzare ciò che si ha a disposizione. Pubblicare ogni anno gli elenchi dei neo-diplomati, affinché tutte le aziende del territorio possano contattare e selezionare le proprie risorse, è un’azione concreta, semplice e a costo zero!

SI PUÒ FARE. ADESSO. BASTA VOLERLO.

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Un commento

  1. Mi dispiace contraddirvi. Purtroppo non è solo in Salento che si pagano le conseguenze della scarsa o assente cooperazione tra scuole ed aziende. Forse il fenomeno è più accentuato nel Salento, ma è presente anche al nord. Mia figlia, laureata in una Università del nord, ha scoperto a sue spese che la stessa Università non ha più nei propri programmi la possibilità di far seguire a coloro che si laureano stage in aziende collegate all’università stessa. Praticamente ognuno è allo sbaraglio, mentre continua a sopravvivere il sistema “raccomandazioni”

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